Inno agli Unni

Molte volte nella vita ci sono perdite. Si perde di tutto. Tempo, occasioni, chiavi, anche la vita stessa. Oggi ho perso un amico e l’acqua che viene giù forse è per lui. La nostra era un’amicizia nata da un intervento curioso ad un mio speech a Faversham. Sembrava un ragazzo. Era un ragazzo. Anche a 51 anni.

Moray Aitken, uomo ricco, è morto ed ora è luce. Grazie per tutto l’affetto che mi hai regalato ed i consigli preziosi su come vivere, nutrirmi e andare con leggerezza su questo fiume che è la vita. Il tempo può essere eterno quando è vissuto con attenzione.


Obuda

I giorni di Obuda (una zona di Budapest) sono stati eterni. Incontri felici. Il marina Wiking che ci ospita, George e le sue cose buone, le visite quotidiane di James e Stephan i due viaggiatori.

Poi un festival di musica dove già sento i Balcani arrivare. Grande talento, vita che è musicale e folle. Musica vitale. Due giovani che danzano antiche danze della Puszta, la grande pianura tra Ungheria e Serbia dove ancora sopravvive un mondo di cavalli, natura e cieli grandi.

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Si parte!

Il viaggio ricomincia! Partiamo da Venezia alla volta dell’Ungheria, con Anna e Leon, facendo tappa a Tarvisio per condividere un passaggio in auto da Alessandra, la sorella di Anna. Le bellissime cime sono ancora piene di neve, in particolare il Mangart.

All’alba ci fermiamo ai laghi di Fusine per dare un bacio all’acqua: un sogno.

Mi dicono che quest’acqua poi va a confluire nella Drava, un affluente del Danubio: non ho ancora trovato il tempo di controllare, ma sarebbe bellissimo!

Arrivati a Budapest il primo inconveniente: la frizione si rompe!

La gentilezza infinita dei nostri amici Laszlo, Joseph e Imre ci viene in aiuto ancora una volta, sottoforma di un carro attrezzi che arriva veloce. Poi tonnellate di aiuto, affetto e attrezzi.

Clodia ha passato l’inverno nel piazzale della fabbrica di Laszlo. E’ lì, pronta, anche se un po’ bagnata dentro da infiltrazioni della neve.

Per la prima volta in vita mia dormo quasi abbracciato al parafango anteriore di una vecchia Pannonia, in restauro, una moto storica che Laszlo restaura con passione. Ci ospita nel suo ufficio-officina, proprio sopra il piazzale dove Clodia ha riposato. (continua…)